Nutrizione e integratori

Il sale: stili di vita, disturbi e patologie

Sappiamo tutti quanto un pizzico di sale renda il cibo più buono, ma tutti sappiamo anche che in cucina troppo sale porti a risultati per nulla piacevoli. Oggi, trasferendo questo esempio “culinario” nel mio settore farmaceutico voglio sensibilizzarvi su come, anche per la nostra salute, il troppo sale abbia conseguenze dannose. Invitandovi a ridurne il suo consumo fin dalla prima infanzia.

Un consumo eccessivo di sale infatti, è alla base di numerosi disturbi cronici: patologie cardio-vascolari come ipertensione e infarto del miocardio, ma anche ictus cerebrale, fino a neoplasie dell’apparato gastrointestinale, malattie renali e osteoporosi.

La quantità massima giornaliera di sale raccomandata dell’OMS (organizzazione mondiale salute) è di 5 grammi al giorno, mentre in Italia si stima che il consumo sia di circa 10 g per gli uomini e 8 g per la donna, ben lontani quindi dai valori consigliati. Dobbiamo quindi prendere delle contromisure ed in fretta.

Cosa fare? Per prima cosa diminuiamo l’aggiunta di sale ai nostri piatti, ma gradatamente, affinché il palato si abitui passo passo a un gusto più genuino e vero. Va poi limitato il consumo di cibi pronti e trasformati dall’industria, di snack dolci e salati, di affettati, salumi, formaggi stagionati, dadi da brodo e prodotti in scatola.

A quel punto inseriamo nella nostra alimentazione verdure fresche di stagione e legumi. E per insaporire e abituare il palato a un nuovo gusto, al posto del sale usiamo spezie, erbe aromatiche e limone. Volete un consiglio? Mettete il sale e le salse (maionese, ketchup, senape) lontano dalla tavola. Sarà un modo furbo per perdere l’abitudine di aggiungerli.

Quando fate la spesa poi, controllate sempre le etichette degli alimentari confezionati, cercando prodotti che non lo aggiungano nella lista degli ingredienti. In etichetta troviamo sempre riportata la quantità di sodio e tenete conto che 1 g di sodio corrisponde a 2,5 g di sale.

Nella Farmacia  Capeci ai pazienti a cui misuriamo la pressione consigliamo sempre una alimentazione povera di sodio. Lo consideriamo non solo un aiuto a migliorare una condizione pre-patologica ma anche un invito ad apprezzare nuovamente i sapori più autentici.

Per ogni dubbio, curiosità o bisogno di ulteriori informazioni, vi aspetto in Farmacia Capeci. Sarò lieta di approfondire con voi questo argomento così importante per la nostra salute.

— dott.ssa Cristina Monacelli